Tex Willer finisce nel mirino Dem
Il quotidiano in crisi per eccellenza La Repubblica ancora una volta presta il fianco al servizio dei deliri progressisti.
Dopo aver assistito ad una chiara manifestazione di “bipensiero orwelliano” sui recenti casi di omicidi di ragazze, ecco che ora nel mirino del giornale woke per eccellenza arriva nientepopodimeno che… Tex Willer.
Il protagonista di racconti western che hanno appassionato generazioni di lettori ora diventa simbolo di “mascolinità tossica”, ennesima espressione di chi vuole distruggere tutto ciò che era, a prescindere se offre modelli positivi o no.
Il povero Tex, peraltro amico dei pellerossa, diventa quindi simbolo di machismo, al pari di tanti altri eroi dei fumetti e della TV, va quindi ridimensionato, vilipeso, cancellato.
Cosa direbbe Tex del mondo di oggi?
Oggi i modelli imperanti sono quelli del “maschio fluido”, in perenne senso di colpa per il solo fatto di essere, appunto, maschio, è il ragazzo senza identità sessuale né personale, che imita influencer truccati e smaltati.
Niente più eroe a cavallo che sa maneggiare armi e pugni, niente più moto potenti e auto veloci (anche se non sono, solo, queste caratteristiche a fare un uomo) oggi ai ragazzi viene chiesto di autolimitarsi, di accettarsi nella mediocrità invece di migliorarsi, di odiarsi.
Nessun “cavaliere senza macchia e senza paura che cavalca verso il tramonto dopo aver salvato la città” simbolo di virtù da inseguire.
E ovviamente torna alla ribalta la polemica sull’uomo bianco oppressore dei pacifici pellerossa, di cui Tex incarna lo stereotipo.
E la polemica viene proprio da chi vorrebbe che noi europei subissimo, con tutti i contesti del caso, ciò che hanno passato i pellerossa.
Non bastano quindi le fiabe rivisitate in chiave progressista, meticcia e queer.
Pure i fumetti vengono devastati. E la cultura va a farsi benedire.
Lorenzo Gentile
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema: