Non è possibile?
No, NON È POSSIBILE che i nostri politici NON si stiano rendendo conto che ci stiamo avvicinando a grandi passi verso quello che nessuno vorrebbe si verificasse: la guerra civile o quanto meno seri disordini sociali.
Disordini alimentati sia dall’impoverimento, sia dal disagio derivante da un forzato confronto con etnie non italiane che ci stanno forzosamente imponendo.
Etnie che, oltre ad alterare il mercato del lavoro a nostro discapito, si impongono (in barba all’accoglienza) con usi e costumi spesso in contrapposizione con i nostri.
No, È POSSIBILE CHE NON si RENDANO conto che la povertà dei giorni d’oggi equivale alla miseria dei tempi dei nostri nonni, non si rendono conto che, al giorno d’oggi, un padre di famiglia che riesce a malapena a sfamare i suoi e non può permettersi di soddisfare qualche minimo capriccio equivale al miserabile degli inizi del secolo scorso? Non ci vuole un granché di sociologo per arrivare a questa considerazione.
No, NON È POSSIBILE CHE, pur A FRONTE DI QUEL CHE sta succedendo in Gran Bretagna (dove gli inglesi sono insorti contro chi, in casa propria, sottrae il lavoro e impedisce loro di essere inglesi), non si RENDANO conto che siamo sulla stessa china?
No, non è credibile TUTTO CIO’!
Ritengo che se ne rendano conto ed è per questo che si arrabattano ad attribuire questa china scivolosa al fascismo risorgente, al razzismo e all’intolleranza, al sovranismo, a Orban e Putin e coltivano con fervore questa vulgata sociopolitica mendace.
Che fare? (direbbe Lenin)
Primo: ascoltare la maggioranza degli italiani, fino ad adesso inascoltata perché sovrastata dalle urla carnacialesche di chi vede veramente il mondo al contrario di quello che è.
Secondo: mettere in salvo il nostro paese prendendo le distanze dal focolaio di infezione: la UE… andiamocene, e con tanto di marameo.
(le due succitate priorità sono intercambiabili).
Come?
Togliendo l’interdetto morale «di estrema destra» a tutte le forze politiche che fanno da contorno a questa destra che stenta a far cose di destra e paventa come un TRÉPIDO l’attributo di estremismo… chi si ispira a Pound non è estremista; chi si identifica con la Patria non è estremista; chi ne vuole difendere i confini e l’identità non è estremista; chi dice “ebbasta!” con quest’antifascismo strumentale alla peggior disonestà intellettuale, non è estremista; chi vuol far cessare il flusso di clandestini non è né estremista, né razzista; colui il quale, come me, ritiene che l’accoglienza non sia un obbligo (né di legge, né morale) ma un fatto personale non é né estremista né razzista e rimane un buon cattolico; chi dice basta a questa microcriminalità importata non è estremista e non è razzista.
Cominci la destra a far digerire tutto ciò.
Così come, pian piano han preso piede e poi sono esplosi quei movimenti rovesciati (degeneri figli di uno sciagurato ’68) allo stesso modo perderanno forza e si spegneranno.
E finalmente si respirerà un po’ di aria pura, l’aria della verità e della libertà.
Corrado Corradi
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema: