Istruzioni per l’uso: inserire il cervello
Ogni giorno leggo le notizie dei quotidiani o guardo spezzoni di qualche trasmissione che tratta di politica e ogni volta sono costretto ad incazzarmi per le banalità e le idiozie di politici che non sfigurerebbero solo al palio degli asini di Alba (ma forse anche li’).
L’ altra sera mi è capitato di sentire le esternazioni della onorevole Piccolotti, bella quanto improvvida, moglie di Nicola Fratoianni, guru di AVS.
La Piccolotti, dissertando sulla elezione della Giovanna d’ Arco Salis da Monza, e sull’opportunità dell’investitura politica di quest’ultima, visti i suoi precedenti penali e di polizia, rispondeva candidamente che in fondo erano solo reati da centro sociale.
Quisquilie e pinzillacchere
Certo per la signora Piccolotti sono inezie, quisquilie e pinzillacchere come diceva Totò ma non è proprio così.
Innanzitutto l’ occupazione abusiva di terreni o edifici se viene vista dal punto nell’ottica dell’estrema sinistra ( la chiamano okkupazione) non è grave soprattutto se fatta fuori dai patrimoni di famiglia.
Ma si provi a pensare per chi possiede un terreno o un edificio, e si vede calare torme di sfaccendati, per loro natura poco inclini all’ ordine e alla pulizia.
Soggetti violenti nei confronti del proprietario che magari prova a chiedere loro di andarsene e che, quando finalmente se ne vanno, lasciano danni per migliaia di euro e tonnellate di rifiuti da smaltire. Potete chiedere a chi ha dovuto subire un “rave” party, o chi ha quantificato i danni arrecati nelle università “Okkupate”.
Violenza e resistenza a pubblico ufficiale?
Vogliamo parlare dell’altro reato, di poco conto, secondo la Piccolotti?
Se si informasse, ma credo lo sappia, per fare il verso ad un teorema fisico, ad ogni manifestazione in cui partecipano i centri sociali, sono decine gli agenti che vengono feriti anche in maniera piuttosto seria.
Da una parte c’è l’arroganza impunita di delinquenti travestiti da dissidenti politici, tracotanti e violenti, mentre dall’ altra ci sono forze dell’ordine alle quali vengono legate le mani, con la raccomandazione di usare lo sfollagente con estrema parsimonia altrimenti diventa un manganello di mussoliniana memoria.
Quindi secondo la logica piccolottiana un sanpietrino o una bomba carta lanciati verso la polizia è una giusta rivendicazione mentre la reazione delle forze dell’ordine è la sconfitta della democrazia e il ritorno al fascismo.
I figli di papà dei centri sociali
Tornando a coppe, è la gente che non capisce nulla e la rivoluzione dei figli di papà val bene qualche testa rotta di carabinieri o poliziotti, veri figli di proletari ma che non contano nulla. Godetevi pure Ilaria, cari sinistri, vedrete che salto di qualità farete, parola di papà Salis.
Alla Piccolotti suggerirei come si diceva un tempo, di inserire il cervello prima di aprire bocca e al limite, se proprio le avanza tempo, prima di uscire da casa, di dare una riassettata ai capelli del marito, visto che sembra pettinato con i petardi.
In politica, anche l’estetica è importante
Maurice Garin
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