Zhang Zhan: la cronista di Wuhan è scomparsa
È sparita Zhang Zhan, che documentò il Covid nei giorni di Wuhan.
Zhang Zhan, la cronista cittadina cinese che parlò in un blog i giorni tragici di Wuhan all’inizio della pandemia (era il 2020) di Covid 19 ed arrestata successivamente nel maggio di quell’anno e, condannata a quattro anni di prigione con l’accusa di provocare litigi e creare problemi e per aver diffuso notizie che turbano la stabilità sociale, ha scontato, per intero, la sua pena.
La scarcerazione era prevista il 13 maggio.
Ma da allora non vi sono più sue notizie, nessuno sa dove si trovi e non si conosce il suo attuale stato di salute e non c’è modo di avere notizie neanche dalla sua famiglia.
Un lavoro di strada
Zhang Zhan, che oggi ha 40 anni, a febbraio del 2020 aveva lasciato il suo lavoro di avvocato a Shanghai per trasformarsi in cittadina giornalista ed era andata a Wuhan.
Aveva cominciato a filmare con una telecamera i malati ammassati nelle corsie degli ospedali, denunciando i ritardi della risposta politica, intervistando in quei mesi cittadini e commercianti provati e disperati nella città paralizzata dalla quarantena.
Il lavoro di Zhan anticipava quello che poi sarebbe successo in tutta Europa e poi nel resto del mondo.
Il governo cinese non perdona
La colpa della cronista è stata quella di dare fastidio al governo cinese tanto che fu da prima minacciata, pur continuando a documentare con video e servizi i giorni tragici del Covid-19 in città (ricordiamo che la pandemia è partita proprio dalla cittadina di Wuhan); per poi essere tratta agli arresti il 14 maggio del 2020.
Paolo Ornaghi
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