26 gennaio 1944: Quando gli americani distrussero il Santuario di Santa Maria a Fiume a Ceccano – Mercoledì 26 gennaio, 1944, ore 14,00 circa. A Ceccano, già bombardata più volte, una squadriglia di 8 bombardieri americani sorvola la parte bassa della città. Dalla squadriglia si stacca un velivolo che, con tre bombe, rade al suolo il Santuario di Santa Maria a Fiume, Monumento Nazionale risalente al 1196, di grande pregio artistico.
Santa Maria a Fiume è il cuore della storia ceccanese medievale e della fede cattolica del paese ciociaro. Qui, per secoli, migliaia di fedeli si son recati da ogni parte della Ciociaria per chiedere grazie alla Vergine raffigurata in una bellissima statua lignea di provenienza libanese.
Statua e SS. Sacramento salvi per miracolo
Miracolosamente, nonostante la chiesa sia stata totalmente distrutta, la statua si è salvata, così come il SS Sacramento con tutte le particole intatte nella pisside!
Lo sconcerto della popolazione è grande ma il fatto che la statua e il SS Sacramento sono rimasti pressoché illesi rafforza la fede e la speranza nella popolazione da sempre fedelissima alla Santa Vergine.
La mattinata del 26 è “nuvolosa e scura” con tuoni e temporale mentre nel pomeriggio il tempo si rasserena…I bombardieri approfittano di questo mutare del tempo per scaricare il loro carico di morte. Si legge in un diario di un Padre Passionista: “…la miracolosa immagine della Madonna è stata rinvenuta tra le macerie incolume con solo qualche graffio ed un braccio spezzato. Il SS Sacramento pure è stato rinvenuto sotto le macerie: tutte le particole erano intatte nella pisside. A tarda sera il SS.mo Sacramento e la Madonna sono stati trasportati alla Badia tra le grida strazianti di gente commossa…Nella stessa incursione è stata colpita anche la casa dell’abate di Santa Maria don Vincenzo Misserville…anche qualche altra casa è crollata”.
Un Tenente in carriera
A compiere l’azione è un gruppo comandato dal Lt. John R. Dolny, al comando di 8 aerei del 526th Squadron dell’86th FB (fighters bombers, cacciabombardieri) 12th USAAF, di base a Pomigliano d’Arco. Dolny nel dopoguerra diventerà Generale. Di lui si possono reperire molte immagini su internet.
C’è da dire che il resoconto dell’azione redatto da Dolny diverge dalla memoria dei testimoni oculari ceccanesi i quali, tutti, hanno sempre riferito che gli aerei si diressero precisamente verso la chiesa di Santa Maria e a tutti sembrò che l’obiettivo fosse proprio il Santuario. Dolny, invece, scrive di obiettivo mancato e di “gran polverone” che avrebbe impedito di capire bene cosa avessero colpito.
Il gran polverone non era nient’altro che l’effetto della polverizzazione della chiesa di stile cistercense fatta costruire dal conte Giovanni de Ceccano, consacrata da suo zio il Cardinale Giordano alla presenza di tutti i vescovi della zona.
La cerimonia di consacrazione del luglio del 1196 è descritta precisamente nella “Cronaca di Fossanova”, documento medievale anche conosciuto come “Annales Ceccanenses”.
La chiesa all’interno era affrescata con lavori da sempre ritenuti di scuola giottesca. Tutto perduto. Un danno enorme, irreparabile, causato da un’inutile azione terroristica.
Infatti, anche se il vero obiettivo fosse stato il vicino ponte sul Sacco, come dichiarato da Dolny, la distruzione dello stesso non avrebbe certo cambiato il corso della storia.
Ne è prova il fatto che il ponte fu fatto poi crollare dai tedeschi al momento della ritirata e le truppe angloamericane non ebbero nessun problema ad accedere al paese per altre vie…Quel giorno gli 8 bombardieri, mentre se ne tornavano indietro, avevano delle bombe da sganciare e lo fecero sul gioiello medievale della Ciociaria.
Un atto terroristico. Uno sfregio. Uno dei tanti.
La chiesa fu poi ricostruita nel dopoguerra nello stesso luogo con l’intento di farne una copia di quella disintegrata.
C’è un passo del diario del Padre Passionista. riportato alla data del 30 gennaio 1944, quindi relativo a quattro giorni dopo la distruzione del Santuario, che fa ben capire il comportamento dell’aviazione angloamericana a Ceccano: “Nel pomeriggio alcuni aerei giravano e rigiravano sulla Badia…poi sono andati verso Ceccano dove hanno mitragliato lungo le vie.
Sempre così…” Mitragliavano lungo le vie, non su obiettivi militari.
DAVIDE BRUNI